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Covid a Messina, boom di positivi e lunghe file per i tamponi. Lacune e ritardi dell'Usca

Sono 3.662 gli attuali positivi in provincia di Messina. Un dato che “spaventa” in valore oggettivo ma soprattutto se ci si guarda alle spalle. Solo dieci giorni fa, il 15 dicembre, quel numero, quello dei positivi era di 2.460. Una crescita del 50% in poco più di una settimana e senza che ancora fossimo nel cuore delle festività natalizie con il loro carico di incontri, cene, scambi di auguri e feste. E l’effetto di tutto questo lo si nota anche quando si passa davanti ai luoghi dove vengono effettuati i tamponi, come ieri all'ex Gasometro. Certo, qualcosa per smaltirla quella coda che condiziona il traffico cittadino, la si potrebbe fare. Un po’ per non fare inviperire chi deve passare da là per altre ragioni e non ci riesce, e soprattutto per rendere meno problematica l’ansiosa attesa di chi si deve sottoporre al test. Per esempio potrebbe essere riattivata la prenotazione del tampone che attraverso la Messina Social City consentiva di poter arrivare all’ex Gazometro solo pochi minuti prima dell’appuntamento.

E poi c’è il tema del personale. È facile immaginare che dal vertice regionale di oggi, a cui parteciperà il commissario emergenza covid di Messina Alberto Firenze, possa emergere la necessità di nuovi arruolamenti. E non solo fra le squadre che si occupano dei test. Molte segnalazioni giungono dai cittadini che in questi giorni hanno fatto i conti con i ritardi dei tamponi molecolari per i casi di positività. In particolar modo quelli legati alle verifiche dopo 7 o 10 giorni (dipende se si è vaccinati o no). Ma altri hanno denunciato che non sono stati nemmeno ascoltati dall’Asp o dalle Usca per il contact tracing, cioè la verifica dei contatti stretti del positivo che devono andare in isolamento. Azienda sanitaria a corto di personale? O le festività hanno rallentato una macchina alle prese con una quantità di casi davvero superiore alle attese? Dal presidente della Terza circoscrizione, il forzista Lino Cucè, e dal vice presidente del Circolo dello Stretto di FdI Dario Carbone la richiesta di creare altri due punti per lo screening.

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