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In un supermercato di Barcellona: "C'e un positivo, si presenti in ufficio". Arrivano in sette

La vicenda, tra l'altro, potrebbe avere risvolti penali in quanto tutti i soggetti, sono facilmente identificabili grazie alle immagini della video sorveglianza

Nella città del Longano che si tinge di “arancione” il virus corre soprattutto per i comportamenti da irresponsabili di alcuni che, risultati positivi, non rispettano l'obbligo di confinamento in “quarantena” e si recano a fare la spesa in supermercati affollati. Ieri, nonostante una ulteriore impennata dei contagi, in un supermercato cittadino è accaduto un episodio che ha dell'incredibile. La direzione del supermercato, tra i più frequentati della città, grazie all'informazione confidenziale con la quale si segnalava negli stessi locali dell'esercizio commerciale la presenza di un soggetto “positivo” asintomatico il quale evidentemente si era arrogato la libertà di circolare in maniera irresponsabile, mantenendo l'anonimato del soggetto indicato, ha invitato attraverso gli altoparlanti «la persona positiva a presentarsi in ufficio». Passati pochi istanti dall'invito a presentarsi presso la direzione sono state ben 7 persone, tante quante si sono sentite chiamate in causa. La vicenda, tra l'altro, potrebbe avere risvolti penali in quanto tutti i soggetti, facilmente identificabili grazie alle immagini della video sorveglianza, potrebbero essere accusate di “epidemia colposa” o persino “dolosa” in quanto consapevoli di essere positivi ai quali viene imposto l'isolamento.

Intanto, come informa il sindaco Pinuccio Calabrò, in città salgono a ben 480, 29 in più rispetto a mercoledì sera, le persone contagiate dal virus e risultate positive all'esito degli esami dei tamponi. Di questi solo 3 i cittadini di Barcellona dei complessivi 7 ricoverati al “Cutroni Zodda”, nessuno dei quali si era vaccinato. Un quarta persona, ultra settantenne titolare di un esercizio commerciale di Pozzo di Gotto con complicazioni per altre patologie, che aveva effettuato la prima dose di vaccino una settimana fa e per questo ancora non immunizzato, è stato invece trasferito al policlinico di Messina dove è ricoverato in terapia semi intensiva in prognosi riservata. Non era invece vaccinato il maestro e compositore Masino Aricò che ha perso la vita a causa del covid. Il numero dei pazienti ricoverati di Barcellona pare sia destinato a salire in quanto ieri sera al Pronto soccorso sono state accettate altre 2 persone positive che hanno sostato in astanteria in attesa di essere trasferite nell'Unità di Malattie infettive. Consola invece - come sottolinea il sindaco - l'aumento delle vaccinazioni, specie le terze dosi. I vaccinati immunizzati con due dosi sono 82%.

 

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