Messina

Sabato 28 Dicembre 2024

Messina, a gennaio il decreto con i fondi per la Zona falcata

Non ha avuto fortuna l’emendamento per la Zona falcata. Ma ci sono altre due strade percorribili e la ministra Mara Carfagna, così come fece per la legge sul Risanamento delle baraccopoli, ha assicurato il massimo impegno anche su questo fronte. Il ministero per l’Economia e Finanza ha respinto la riformulazione degli emendamenti, a firma di Matilde Siracusano e di altri deputati, che prevedevano la copertura sulla legge di bilancio. La proposta dell’on. Siracusano era al rialzo – 50 milioni di euro per le bonifiche dei terreni della Falce –, ci si sarebbe accontentati, però, di uno stanziamento iniziale di 20 milioni di euro, da aggiungere a quelli già disponibili nel bilancio dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto e a quelli più volte annunciati dalla Regione siciliana. Il no del Ministero è stato un duro colpo ma la ministra ha dato personali assicurazioni alla deputata di Forza Italia, perché il Governo potrà recuperare le somme da destinare alla riqualificazione della Zona falcata con un nuovo decreto a gennaio, che potrebbe anche comprendere, oltre ai fondi per la bonifica, anche una dotazione finanziaria per l’avvio dell’iter di progettazione e costruzione del Parco Blu delle Sirene, con annesso Grande Acquario dello Stretto, l’idea del Polo internazionale della biodiversità marina alla quale sta lavorando da anni il docente universitario messinese Josè Gambino. Intanto, è stato dato parere favorevole all’ordine del giorno che era stato proposto sempre da Matilde Siracusano. «L’articolo 17 del provvedimento in esame – si legge nel testo – prevede l’adozione, da parte del ministro della Transizione ecologica (entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto-legge e d’intesa con la Conferenza unificata), di un Piano d’azione per la riqualificazione dei siti inquinati orfani, attuativo delle previsioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

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