Si chiude in appello con un verdetto parzialmente diverso rispetto al primo grado, il processo per la morte di Matteo Rosana, il bambino di 7 anni cardiopatico morto nell’ottobre del 2008 dopo tre interventi chirurgici, eseguiti all’ospedale “San Vincenzo” di Taormina. Dopo ben 13 anni da quella grande tragedia. Assoluzioni decise in primo grado tutte confermate, erano coinvolti sette medici e due infermiere, ma i giudici ieri hanno detto sì al risarcimento in sede civile ai genitori del piccolo, ponendo a carico solo delle due infermiere l’onere del futuro pagamento.
Leggi l’articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina