Le baracche al centro dell’interesse di molti in questo momento. Del Comune che ha avviato progetti di risanamento recuperando risorse dai fondi extrabilancio e che sta anche pensando a dare un supporto di competenze lavorative a chi vive negli Ambiti. È interessata anche la Prefetta che ha il ruolo di commissario per l’emergenza baraccapoli ed è partita a spron battuto con un programma ricco di interventi che operativamente sono in mano ad Arisme e Invitalia. Ma l’interesse è alto anche da parte di chi abita nelle baracche. Per qualcuno anche oltre il limite della legalità. Il tema è stato affrontato ieri durante una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza che si è tenuto in Prefettura e del quale ha riferito il sindaco Cateno De Luca durante la conferenza stampa sui tirocini. "Abbiamo chiesto interventi per evitare l’occupazione abusiva delle baracche – dice De Luca – e procedure di sgombero efficaci. Il fenomeno per ora è piuttosto limitato, ma sta accadendo che alcuni nuclei familiari si siano introdotti in baracche prossime all’abbattimento. Erano libere e le hanno occupate pensando così di garantirsi il diritto ad una abitazione vera. Altri, invece, hanno sfondato la porta di case vuote adesso gestite ad Arisme (il riferimento è ai condomini di Bisconte, ndc) per occuparle abusivamente. Noi sappiamo che sono assegnabili a chi vive in baracca e invece ci troviamo di fronte a famiglie che senza diritto vi abitano. In molti casi lo sgombero è un grosso problema perché ci sono situazioni di fragilità come donne in stato interessante o disabili e le procedure di bloccano. Per questo abbiamo voluto questa riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza". Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina