Sentenza di proscioglimento (non doversi procedere) nei confronti del liparese Giovanni Favaloro, accusato di omicidio volontario e rapina nell’ambito del procedimento penale relativo alla morte della signora Eufemia Biviano, avvenuta a Quattropani (Lipari) alla vigilia del Natale 2011. Omicidio per il quale, a suo tempo, venne arrestato e poi condannato a 20 di carcere, per concorso in omicidio con persona non identificata, il giovane Roberto Cannistrà. La decisione è arrivata con sentenza del Gip del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, dott. Giuseppe Sidoti, per mancanza di elementi processualmente idonei a sostenere l’accusa in dibattimento. Il Favaloro, difeso e assistito dagli avvocati Gaetano Orto e Luca Frontino, era finito nell’ indagine a seguito delle dichiarazioni rilasciate agli inquirenti dall’allora collaboratore di giustizia, Emanuele Puzzanghera che, secondo quanto riferito, avrebbe appreso del coinvolgimento di Favaloro nell’omicidio dal Cannistra, insieme a lui detenuto nella casa circondariale di Enna. Nel corso delle indagini svolte nel corso del procedimento, le circostanze riferite dal Puzzanghera si sono rilevate irrilevanti. Queste, infatti, non hanno trovato riscontro nelle attività di intercettazione poste in essere. Il GIP, richiamando gli ultimi orientamenti della Corte di Cassazione, ha ritenuto di non doversi procedere, non essendo stati acquisite fonti dichiarative e probatorie di natura diversa e di adeguata valenza.