Messina

Venerdì 20 Settembre 2024

Messina, sedicenne rapina tabaccheria in pigiama e ciabatte: arrestato

Nell’ambito dell’attività di prevenzione attuata dalla Questura di Messina “Natale in Sicurezza”, nel tardo pomeriggio del 15 dicembre u.s., i poliziotti di Squadra Mobile e Volanti hanno individuato e tratto in arresto il presunto autore della rapina consumata, intorno alle ore 18.00, ai danni di una rivendita di tabacchi della zona Sud della città: un sedicenne, con pregiudizi di polizia a suo carico. Secondo la ricostruzione degli investigatori e l’ipotesi accusatoria che dovrà trovare conferma nelle successive fasi del procedimento, il giovane, travisato da uno scaldacollo ed armato di pistola, dopo essersi introdotto nell’esercizio commerciale, si è fatto consegnare dal titolare, sotto la minaccia dell’arma, l’incasso della giornata, ammontante a circa 1.300,00 euro, dandosi poi alla fuga a piedi. L’immediato intervento dei poliziotti delle Volanti e della Squadra Mobile, nonché l’attenta analisi degli elementi disponibili da parte degli investigatori, ha permesso di ricostruire l’evento criminoso e di risalire all’identità dell’autore. Fondamentale, a tal fine, l’estrapolazione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza della tabaccheria, che hanno immortalato il giovane mentre consumava la rapina in pigiama e ciabatte. Immediatamente sono scattate le ricerche dei poliziotti che, in pochissimo tempo, hanno rintracciato il giovane che ancora indossava i citati indumenti. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire e sequestrare l’arma utilizzata dal minore, una pistola semi-automatica tipo scacciacani con tappo rosso rimosso, corredata da caricatore con n. 11 cartucce, nonché ulteriori 36 cartucce riposte nella custodia. Il sedicenne, pertanto, è stato tratto in arresto per il reato di rapina aggravata e, su disposizione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, è stato associato presso il centro di prima accoglienza per minori di Viale Europa. Si precisa, in ogni caso, che il procedimento pende tuttora in fase di indagini preliminari e che, in ossequio del principio di non colpevolezza, fino a sentenza definitiva di condanna, sarà svolto ogni ulteriore accertamento che dovesse rendersi necessario, anche nell’interesse dell’indagato.

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