L’accusa chiede 28 condanne nel processo abbreviato scaturito dall’operazione “Provinciale” a Messina. Al vaglio del gup di Messina Valeria Curatolo è l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia della città dello Stretto, che ha ricostruito e aggiornato le dinamiche mafiose di tre gruppi attivi in alcuni quartieri cittadini.
I pubblici ministeri Liliana Todaro e Roberto Conte hanno chiesto le condanne più pesanti per Giovanni Lo Duca, Giovanni De Luca e Salvatore Sparacio, accusati di essere riferimenti dei gruppi di Provinciale, Maregrosso e Fondo Pugliatti. In particolare l’accusa ha chiesto 18 anni per De Luca, 24 anni per Lo Duca e 20 anni per Sparacio.
I pubblici ministeri hanno inoltre chiesto per Mario Alibrandi 10 anni, Emmanuele Balsamo 12 anni e 8 mesi, Carlo Cafarella 2 anni, Antonia Cariolo 3 anni, Ugo Ciampi 12 anni e 6 mesi, Letterio Cuscinà 3 anni, Tyron De Francesco 13 anni e 4 mesi, Rossella De Luca 8 mesi, Vincenzo Gangemi alla pena complessiva di 24 anni e 10 mesi, Emanuele Laganà 8 anni, Graziella La Maestra 8 mesi, Anna Lo Duca 12 anni e 6 mesi, Giuseppe Marra 8 anni, Domenico Mazzitello 8 anni, Mario Orlando 6 anni e 8 mesi, Ernesto Paone 8 anni, Francesco Puleo 8 anni, Maria Puleo 8 anni, Domenico Romano 12 anni, Antonio Scavuzzo 10 anni, Kevin Schepis 10 anni, Antonino Soffli 2 anni, Francesco Sollima 4 anni, Giuseppe Surace 8 anni e Giovanni Tortorella 14 anni.
Nella prossima udienza cominceranno gli interventi della difesa rappresentata dagli avvocati Salvatore Silvestro, Rina Frisenda, Nino Favazzo, Tino Celi, Antonello Scordo, Cinzia Panebianco, Tommaso Autru Ryolo, Alessandro Trovato, Giuseppe Bonavita.
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