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Abbandono rifiuti a Barcellona: controlli e multe tardive, esplode il caso

Il mancato uso dei volontari e delle telecamere fisse, le sanzioni notificate fuori termine

Il mancato avvio dell'attività dei 45 ispettori ambientali volontari, che avrebbero dovuto vigilare in prossimità delle isole ecologiche mobili e nelle zone dove vengono abbandonati i rifiuti, per i quali il Comune ha previsto un regolamento e pagato il costo della polizza assicurativa. E ancora il mancato utilizzo delle telecamere fisse per scovare e sanzionare chi abbandona o non conferisce correttamente i rifiuti. E le sanzioni: a fronte delle oltre 400 elevate per un importo di quasi 600 euro - applicate a seguito di acquisizione delle immagini registrate dalle telecamere mobili “E- Killer” - per parte di esse non sarebbero state eseguite entro i termini di legge le notifiche ai trasgressori al punto da far paventare un danno erariale per l'ente.

Sono queste alcune contestazioni mosse ai vertici della locale polizia municipale a seguito delle diverse direttive emanate negli ultimi mesi che non avrebbero trovato concreta attuazione. Contestazioni contenute in una articolata richiesta avanzata alla fine del mese scorso dall'assessore all'Ambiente, l'avvocato Paolo Pino, con la quale è tornato a richiedere, a chi ha la responsabilità della polizia municipale, l'attivazione di «idoneo servizio per contrastare il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti e scongiurare il rischio di emergenza sanitaria a tutela dell'igiene e sanità pubblica». Richiesta che finalmente tende a fare chiarezza su alcune questioni che si trascinano da mesi e che impediscono, oltre alla lotta all'abbandono dei rifiuti, anche le normali operazioni di igiene urbana come lo spazzamento meccanico delle strade che da mesi viene effettuato senza la presenza dei vigili. Si arriva al punto che numerose auto, in spregio ai divieti di sosta, non vengono rimosse, così come avveniva ad inizio della scorsa estate all'esordio del servizio che per la prima volta in città ha permesso una organica pulizia delle strade.

L'articolo integrale potete leggerlo nell'edizione cartacea – Messina

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