Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Messina, dopo dieci mesi riaperto il ponte che porta a Larderia

Finalmente si torna a transitare sul ponte che porta a Larderia. Il sovrappasso autostradale ieri mattina è stato riaperto in piena sicurezza con un lavoro che non è stato affatto breve ma almeno definitivo. Quasi un modello per interventi simili lungo l’asse autostradale messinese.
Ieri mattina i tecnici dell’azienda che ha operato negli ultimi quattro mesi hanno consegnato l’opera al Consorzio Autostrade siciliane che ha finanziato i lavori. A sua volta, il Cas ha “restituito” la strada alla città metropolitana. Si tratta infatti di una porzione della strada provinciale 39 che conduce dalla statale a Larderia, ma che in quel punto passa proprio sulla tangenziale. Per questo si è reso necessario l’intervento del Cas che, in diversi altri punti della rete ha di questi sovrappassi.
«I lavori sono terminati, collaudati e la strada riconsegnata alla pubblica fruizione – spiega il direttore del Consorzio Salvo Minaldi –. È stata realizzata una nuova soletta in cemento armato sulle travi già esistenti, è stata rifatta la pavimentazione, i giunti di dilatazione per la difesa dalle acque meteoriche, i cordoli e nuove barriere sono state posizionate, non solo sul ponte, ma anche prima e dopo la struttura per un centinaio di metri». Lavori da 750.000 euro che hanno ammodernato quella porzione di provinciale, di fatto, di competenza del Cas. «Adesso faremo una convenzione con Palazzo dei Leoni per la manutenzione» ha concluso Minaldi.
Il problema è sorto il 5 ottobre dell’anno scorso. Sul sovrappasso si è aperta una buca piuttosto profonda che attraversava da parte a parte il ponte. In prima battuta l’area venne stata transennata e i mezzi furono stati costretti a passare nella corsia non interessata dal cedimento. Scattò anche il divieto di transito per veicoli oltre le tre tonnellate e mezzo, ma ovviamente andavano fatti degli approfondimenti. Se ne occuparono i tecnici del Consorzio Autostrade e quelli della Città Metropolitana, i due enti che condividono la gestione della struttura e della strada. A febbraio, dopo i carotaggi è emersa la necessità di dover abbattere e ricostruire l’intera soletta della strada. La scarsa manutenzione di quella arteria, nata 35 anni fa, aveva fatto esplodere il problema improvvisamente in tutta la sua gravità.

Dopo alcuni mesi e lavori fu realizzato un by pass attraverso l’area di servizio della tangenziale poi da settembre, dopo il via libera del genio civile, la partenza dei lavori. “La necessità dei lavori di demolizione e rifacimento delle solette dell’impalcato del viadotto, che oggi si sono definitivamente conclusi – ha dichiarato l’Assessore Mondello – ha causato non pochi disagi per la circolazione, con ripercussioni serie sul traffico veicolare della zona sud. In questa situazione il Comune ha avuto un ruolo marginale, essendo attività di competenza del Consorzio Autostrade. Tuttavia, in considerazione dell’enorme importanza strategica dell’arteria, ci siamo messi a disposizione per contribuire ad individuare soluzioni tecniche percorribili, partecipando unitamente alla Città Metropolitana, alle riunioni indette dalla Prefettura e ai tavoli tecnici in altre sedi, per definire più rapidamente una strategia condivisa. La Città Metropolitana ha partecipato alle spese sostenendo quelle necessarie per approntare un by pass e un sottopasso (96.000 euro), per consentire il passaggio dei veicoli leggeri attraverso l’area di servizio di Tremestieri ed interdire il transito dei mezzi pesanti. Per tale finalità è stato necessario affittare un terreno privato per un anno, a partire da febbraio scorso, per una spesa di 15.400 euro. Nonostante i ritardi accumulati, indipendenti dalla nostra volontà, il problema è stato risolto, grazie alla volontà di fare sinergia, nell’interesse della città. Le criticità sono ancora tante, ma riteniamo che individuare soluzioni condivise e offrire piena collaborazione, nell’ottica di una efficace dialettica interistituzionale, sia uno degli strumenti più opportuni nella risoluzione delle questioni”.

Caricamento commenti

Commenta la notizia