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Barcellona, ponte provvisorio di Calderà: chieste all’ex Provincia le somme anticipate

L’esecutivo Calabrò esige dalla Città Metropolitana la restituzione di 150.000 euro

Il vecchio ponte provvisorio che ha sostituito il ponte di Calderà per circa sette anni non è più utile ma continua a fare discutere. Il Comune di Barcellona, nell’ultimo periodo vista alcune difficoltà di pagamento della Città Metropolitana, aveva anticipato di tasca propria quanto dovuto per il noleggio del Ponte Bailey, che fino a poche settimana fa – prima della riapertura del nuovo ponte – garantiva la necessaria circolazione sul torrente Longano per continuare a mantenere l’indispensabile collegamento tra le frazioni di Calderà e Spinesante dopo il crollo della struttura causato dell'alluvione del 22 novembre 2011. Si trattava dunque di una somma di tutto riguardo, pari a 145.278,56 euro, derivante dall'anticipo che Palazzo Longano aveva versato sul conto dell'impresa bresciana Janson Bridging Italia srl, proprietaria e locatore del ponte provvisorio la cui competenza per la cui competenza era di fatto designata la Città Metropolitana. Adesso l'amministrazione comunale, con il provvedimento a firma del dirigente ad interim del quinto settore, l'ingegnere Nunzio Santoro, ha determinato la compensazione di ben 22 mandati che dal 2016 sono riconducibili alle spese per il noleggio del ponte provvisorio con le somme che lo stesso Comune, a qualsiasi titolo, deve alla Città Metropolitana a titolo di tributi Tefa, relativi all'esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene ambientale (Tefa).

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