Il Tribunale del riesame ha dichiarato per una parte inammissibile e nella restante parte ha rigettato tutte le richieste contenute nell'appello che era stato presentato oltre un anno fa dalla Procura di Barcellona, a seguito del rigetto della richiesta di applicazione di misure cautelari e reali nell'ambito della maxi inchiesta sulle compravendite di loculi cimiteriali che figuravano nella disponibilità della Società operaia di mutuo soccorso “Natale Puglisi” di Milazzo.
Compravendite finite nel mirino a seguito di segnalazioni all'autorità giudiziaria avvenute tra il 2018 e il 2019 e che hanno generato l'inchiesta denominata “caro estinto”. La Procura aveva presentato l'appello al Tdr di Messina avverso l'ordinanza con cui il gip Salvatore Pugliese il 16 ottobre 2020 aveva rigettato la richiesta di applicazione della custodia cautelare in carcere per Filippo Lo Schiavo, presidente della società di mutuo soccorso e gli arresti domiciliari per Martina Cappellano (segretaria della società), Giuseppe Napoli (membro del direttivo) e Giuseppe Marchese (titolare di una impresa edilizia), tutti accusati di aver promosso ed organizzato una associazione a delinquere che sarebbe stata finalizzata alla commissione di una serie di condotte corruttive, di “peculato e di induzione indebita” attraverso un sistema di vendita dei loculi del cimitero di Milazzo di cui la società aveva la disponibilità in forza di concessione ottenuta dal Comune.
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