Sono rimaste chiuse e inutilizzate per chissà quanto tempo ed ora potranno riaprire cambiando la loro vocazione. In città, ma in particolar modo nei villaggi, ci sono moltissimi plessi scolastici dimenticati. Costruiti diversi decenni fa, in questo secolo, con il calo demografico e l'accentramento amministrativo degli istituti, sono pian piano stati dismessi fino a finire nell'oblio. Strutture medio piccole, rimaste in capo al Comune che però per anni non ha saputo cosa farsene. Ogni anno, insieme al bilancio di previsione, viene approvato il piano di valorizzazione e alienazione dei beni pubblici che non sono in uso. Fra questi edifici “messi sul mercato”, ci sono circa 30 ex sedi scolastiche, oltre ad altri 25 immobili di vario genere e una quindicina di terreni. Questi sono beni da valorizzare, cioè di cui il Comune non si disfa ma conta di far utilizzare alla cittadinanza. Poi ci sono, ad oggi, altri 9 immobili valutati 1,3 milioni di euro per i quali, invece, è prevista la vendita.
Da oggi la società partecipata del Comune, Patrimonio Messina spa, inizierà a pubblicare i bandi per la valorizzazione delle prima dozzina di ex scuole. Sono, fra le altre, quelle di Pezzolo, Massa San Giorgio, Altolia, Gesso, Spartà e Rodia. L'obiettivo è quelle di dare loro una nuova vita, “aprendo” al territorio.
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