Viaggia su diversi binari il procedimento penale scaturito dall’operazione “Alcantara”. Davanti al gup del Tribunale di Messina Simona Finocchiaro, comparsi ieri 29 imputati nell’indagine che nell’aprile scorso smantellò una vasta rete di spaccio nei luoghi della movida, in mano a due gang tra Taormina, Giardini Naxos, Gaggi e Graniti. Hanno chiesto di patteggiare Francesco Lo Presti e Nicolò Scarinci, mentre hanno optato per il rito l’ordinario Salvatore Franco, Tiziana Trimarchi e Andrea Retto. Giudizio abbreviato per Antonio Cacciola, Mario Giovanni Chisari, Carmelo Maurizio Chisari, Alfio Cicala, Carmelo Coco, Marco Giovanni Condorelli, Salvatore Sergio Corica, Vincenzo Curia, Mario Alessandro Cutrufello, Carlo Di Pasquale, Santo Famoso, Emanuele Giordano, Emmanuele Grasso, il brasiliano Victor Joao Gualberto Amorelli, Alfredo Mancuso, Paolo Monforte, Antonino Nucifora, il marocchino Soufiane Ouguas, Leonardo Patanè, Simone Raiti, Giuseppe Raneri, Gianluca Russo, Francesco Statella e Vincenzo Verga. Prossima udienza il 10 dicembre.
L’inchiesta della Dda, nello specifico dei sostituti Antonella Fradà e Roberto Conte, che hanno coordinato le attività dei carabinieri della Compagnia di Taormina, ha fatto leva su mesi di intercettazioni telefoniche. La contestazione principale è associazione finalizzata al narcotraffico, a cui si aggiungono casi di estorsione e di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
All’epoca, individuata una rete di distribuzione di droga nelle località turistiche di Taormina e Giardini Naxos, nonché nei centri urbani della Valle dell’Alcantara: da Gaggi a Roccella Valdemone, da Francavilla di Sicilia a Motta Camastra da Graniti a Malvagna e Mojo Alcantara.
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