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Naso, scritta la parola fine sull'incidente mortale di Emy Pruiti Ciriello

Emanuela Pruiti Ciarello

La Cassazione ha confermato la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria inerente l’incidente del 4 settembre 2007 avvenuto sulla A 20 Messina-Palermo all’altezza dello svincolo di Milazzo, nel quale perse la vita la studentessa universitaria di Naso di 19 anni Emanuela Pruiti Ciarello. La Corte d’Appello reggina aveva disposto la prescrizione del reato nei confronti di Gaspare Sceusa, al tempo responsabile del settore tecnico del Consorzio Autostrade Siciliane, disponendo a carico dello stesso Sceusa e del Cas, il risarcimento del danno da liquidarsi in separata sede per Giuseppe Pruiti Ciarello e Anna Maria Bertolino, genitori della ragazza, costituitisi parte civile con l’avvocato Francesco Cacciola. Con Sceusa, in alcuni gradi di giudizio, era stato imputato anche Salvatore Siracusa, al tempo direttore tecnico di esercizio del Cas, per il quale la Corte d’Appello di Reggio Calabria aveva disposto il non luogo a procedere.

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