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Messina, sequestro di 8 milioni all'imprenditore Pergolizzi

Ennesima inchiesta sulle società dell’imprenditore milazzese: ipotizzata la bancarotta. La Dia ha effettuato ieri una vasta operazione per acquisire tra la città e la provincia appartamenti, terreni, mezzi e conti correnti per un valore stimato di 8 milioni di euro

C’è un nuovo processo per bancarotta fraudolenta ed evasione fiscale all’orizzonte, per l’imprenditore milazzese Vincenzo Pergolizzi, più volte finito negli ultimi decenni in guai giudiziari e da ultimo coinvolto nell’operazione “Terzo livello”, molto conosciuto per aver realizzato in città e lungo tutta la zona tirrenica complessi residenziali di prestigio.
E in attesa del futuro processo ieri gli investigatori della sezione operativa della Dia di Messina hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di una serie di beni stimato in circa 8 milioni di euro: appartamenti residenziali in città e in provincia, conti correnti, mezzi, appezzamenti di terreno.
Questo sequestro è legato all’inchiesta gestita in questi mesi dai sostituti della Distrettuale antimafia di Messina Fabrizio Monaco e Antonio Carchietti, che hanno lavorato con gli investigatori della Dia per una serie di accertamenti economico-finanziari sulle ultime società in ordine di tempo gestite dall’imprenditore e dal suo entourage, tra parenti e amici fidati.

Altri sette indagati

Oltre all’imprenditore Pergolizzi risultano infatti indagate altre sette persone tra familiari, dipendenti e prestanome: Michele Adige, Carmelo Cordaro, Vincenza Merlino, Sonia Pergolizzi, Stefania Pergolizzi e Teresa Pergolizzi. Per tutti c’è già nero su bianco l’atto di conclusione delle indagini preliminari siglato dai due magistrati. Gli indagati sono assistiti dagli avvocati Valerio Antonino Miserendino, Carmelo Moschella, Luigi Mobilia, Giuseppina Nicita, Manuela Mancuso, Roberta Mauro e Massimo Mazzullo.

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