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L'Authority sblocca investimenti, a Messina cantieri e nuove assunzioni

L’attuale pianta organica composta da 32 unità, di cui solo 27 in servizio, dovrà essere adeguata e portata a 65 dipendenti nei prossimi tre anni

È un passaggio formale, che però ne sblocca diversi altri che, potenzialmente, sono molto più che concreti per il territorio. L’approvazione del bilancio di previsione 2022 dell'Autorità di sistema portuale, avvenuta nella seduta dell’11 novembre scorso del Comitato di gestione, apre le porte ad una serie di interventi, soprattutto infrastrutturali, secondo le strategie delineate nel Piano operativo triennale 2020-2022, e contenute nel Triennale opere pubbliche.

Ma dà il là anche a diverse assunzioni, una sorta di “miracolo”, nel campo degli enti pubblici, di questi tempi: l’attuale pianta organica (32 unità, di cui solo 27 in servizio) dovrà essere adeguata e portata a 65 dipendenti; nei prossimi tre anni, dunque, l’Authority bandirà selezioni pubbliche per l’assunzione di 38 unità di personale, di cui le prime 5 con bandi pubblicati già nei prossimi giorni. Ossigeno occupazionale, dunque.

Ma anche investimenti. Sono previsti complessivamente 45 interventi sui porti del sistema (Messina, Milazzo, Reggio Calabria e Villa San Giovanni), per una spesa complessiva di quasi 300 milioni di euro, dei quali 254 milioni a carico del bilancio dell’ente ed il resto a carico dei privati, secondo i piani particolareggiati produttivi, nell’ambito del Pnrr, per l’elettrificazione delle banchine e per il deposito costiero di gas naturale liquefatto.

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