Messina

Lunedì 25 Novembre 2024

Disservizi 118 Messina, “Tre anni fa fu lo stesso. E oggi provo solo rabbia”

Ci sono ferite che faticano a rimarginarsi, altre che non si rimarginano mai. E le cui cicatrici tornano a pulsare quando il corso degli eventi rievoca immagini, sequenze, impresse nella mente e nell’anima. Alimentando la rabbia, la frustrazione, la voglia di denunciare. Più di tre anni e mezzo fa pubblicammo, su queste pagine, l’accorata lettera di una madre, il cui titolo appare di una disarmante attualità: “Mio figlio e quell’ambulanza del 118 senza medico”. È il racconto di un episodio fortunatamente conclusosi con un lieto fine, lieto fine che però non lenisce la gravità che ne rese e rende tutt’ora inaccettabili gli sviluppi. È la storia di un ragazzo, colto da due crisi epilettiche a poca distanza l’una dall’altra, la mattina del 12 gennaio 2018. Il medico che seguiva il ragazzo suggerì ai genitori di chiamare senza indugi il 118: «Il medico a bordo lo stabilizzerà», disse. Il 118 venne chiamato, «manderemo al più presto un’ambulanza». Poco dopo la prima telefonata: l’ambulanza arriverà senza medico a bordo. Naturali le rimostranze della madre, la risposta che ottenne fu che sarebbe stato richiamato l’equipaggio, per potersi così rivolgere ad un’altra ambulanza. Finalmente a casa arrivarono due barellieri, «chiaramente non in grado di valutare la gravità della situazione», scriverà la madre nella lettera alla “Gazzetta”.

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