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Omicidio Alfano, indagato di nuovo Stefano Genovese

Ancora un colpo di scena nell’ultima indagine sull’omicidio del giornalista a Barcellona nel ’93. Si tratta del presunto killer: dopo il boss D’Amico l’ha indicato anche il pentito Biagio Grasso

Forse l’inchiesta Alfano ter per l’omicidio del cronista ammazzato da Cosa nostra barcellonese nel gennaio del ’93 sta uscendo definitivamente dalle sabbie nere dei depistaggi e dei silenzi. Dopo 28 anni. Il primo colpo di scena è, secondo indiscrezioni, la nuova recentissima iscrizione nel registro degli indagati da parte della Dda di Messina di Stefano Genovese, che in passato era stato già indicato come il killer di Alfano, prima dal boss barcellonese pentito Carmelo D’Amico e poi - ma de relato -, dal fratello, anche lui collaboratore, Francesco D’Amico. Già una prima volta si era verificato questa iscrizione, ma supportata solo dalle dichiarazioni di Carmelo D’Amico la posizione di Genovese non era stata ritenuta dalla Dda di Messina sufficientemente solida per andare a processo, e così si era registrata la richiesta di archiviazione, poi accolta dal gip.
E adesso perché questa nuova clamorosa iscrizione? La risposta possiamo solo ipotizzarla, ma tutto ci indica che le recenti dichiarazioni del pentito milazzese Biagio Grasso sull’omicidio Alfano hanno modificato il quadro generale e vengono ritenute un riscontro attendibile a quanto ha detto Carmelo D’Amico. Ma è finita qui? O ci sono altri passaggi che la Dda si appresta a compiere?

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