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Messina, microchip dei cani e anagrafe comunale. Argini al randagismo

Obiettivo, «anagrafare il maggior numero possibile degli animali in questione e consentirne un controllo e una gestione adeguata». È uno dei passaggi dell’ordinanza del 5 novembre scorso con cui il sindaco Cateno De Luca intende fronteggiare l’“Emergenza randagismo”, con “misure straordinarie a tutela della salute e della pubblica incolumità”. Atto trasmesso «per giusta conoscenza e ai fini della predisposizione degli eventuali ulteriori strumenti ritenuti necessari alla sua attuazione» alla Prefettura, Questura, Comando provinciale carabinieri, assessorato regionale Territorio e ambiente, polizia municipale, Città metropolitana e Asp di Messina. Si punta, quindi, ad effettuare in maniera contestuale l’identificazione e la registrazione di tutta la popolazione canina presente sul territorio comunale.
Nel provvedimento si legge in oltre che in occasione della “Campagna microchip gratuito a Messina 2021”, organizzata dall’assessorato al Benessere degli animali, in collaborazione con l’Asp e le organizzazioni di volontariato animalisste riconosciute che ne hanno fornito disponibilità per il 7, 21 e 28 novembre, «al fine di incentivare l’apposizione del microchip a cani appartenenti a cittadini residenti o meno nel territorio comunale, non saranno applicate le sanzioni previste dalle vigenti normative per tutti i detentori di cani che abbiano superato i 60 giorni di vita». E si stabilisce che l’inserimento del trasponder, sotto forma di una capsula di vetro biocompatibile, tocchi a veterinari incaricati dall’Azienda sanitaria provinciale e che «l’identificazione e la registrazione dell’animale avvenga contestualmente all’apposizione del microchip».

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