La sacrosanta lotta agli “zozzoni” messinesi, ingaggiata dall’Amministrazione comunale grazie all’installazione di telecamere dislocate nei punti critici del territorio, stavolta ha suscitato un vespaio di polemiche. Vediamo il perché, facendo un passo indietro. Nei giorni scorsi, come si ricorderà, è scoppiato il caso della vendita dei libri la domenica mattina in piazza del Popolo, con l’intervento del sindaco e della Polizia municipale nei confronti dei venditori ritenuti non in regola e con la sdegnata reazione dell’associazione culturale “Il Circolo Picwick”. E questo è un dato da tenere a mente. Ieri, sulla pagina Fb del sindaco Cateno De Luca, viene rilanciato il video dell’ennesimo cittadino colto in flagrante per aver violato le norme che regolano la raccolta differenziata in città. È accaduto a Villa Dante, dove le telecamere hanno ripreso l'uomo che ha scaricato la propria immondizia, anziché nei mastelli del porta a porta, nei contenitori dislocati nel parco cittadino. Il contravventore è stato rintracciato e gli è stata comminata una multa di cento euro. E il sindaco De Luca ha commentato la vicenda con una filastrocca, lasciando intendere che il personaggio sanzionato è “un uomo di cultura”. «Indovina indovinello chi sarà mai ... questo Zozzone bello! Ecco l’uomo di cultura Dove butta la spazzatura… Sembra proprio incurante. E la butta a Villa Dante! Ma i mastelli non li ha. E la multa prenderà. Lo Zozzone culturale, con la sua doppia morale, che agli altri assai contesta, ciò che lui stesso detesta. Son le regole il problema. Ed è proprio questo il tema! Se la Tari poi non paghi, noi sapremo quanto vali. Parli di libri e di cultura ma fai solo spazzatura!». A spezzare l’anonimato, che vige in questi casi, è lo stesso cittadino contravvenzionato, che è anche il presidente di quel “Circolo Picwick” entrato in rotta di collisione con il sindaco. E se De Luca si dice esterrefatto («Ma come può salvarsi Messina?», si chiede sarcasticamente), l’ex consigliere comunale Gino Sturniolo parla apertamente di “ritorsione” da parte del sindaco e di un «clima poliziesco, da Grande Fratello». Il presidente dell’associazione, Renato Ciraolo, da parte sua, ha scritto alla Polizia municipale: «Domenica 7 novembre, alle 19,30, mi è stato notificato per segnalazione anonima un verbale di accertamento per violazione dell’articolo 20 della legge ecc ecc... per aver gettato in un cassonetto di villa Dante due scatole di cartone avvolte in un largo nastro adesivo marrone inseparabilmente attaccato , raccolte in strada. La mia abitazione dà sul marciapiede, dove si deposita ogni sorta di immondizia, dalle bottiglie di birra ai mucchi di cicche di sigarette, altamente inquinanti ma mai sanzionate, fino alle deiezioni e l’orina dei cani, spesso fatta sulla mia porta. E tocca a me pulire, perché da tempo il servizio di spazzamento, anche se saltuario e approssimativo, è stato sospeso. Occorre aggiungere che non esistono sul marciapiede contenitori per i passanti, e questo, se non giustifica gli sporcaccioni, li incoraggia. Tutta la zona di villa Dante, come tante altre parti della città, è cosparsa di rifiuti, per cui ritengo che chi ne raccoglie e li riversa nei cassonetti pubblici compie opera di pulizia. Non poche volte ho raccolto pericolose bucce di banane e bottiglie di vetro sotto il marciapiede per evitare bucature ai veicoli. In queste condizioni e con questa mia disposizione ho depositato nel cassonetto dell’indifferenziato due piccole scatole di cartone e nastro adesivo non-differenziabili. Ho rispettato il giusto obbligo del differenziamento, per cui il rifiuto giungerà alla sua stabilita destinazione per via regolare, e penso di aver dato un piccolo doveroso contributo. Chiedo cosa devo fare dei fogli pubblicitari che ingombrano la mia buca delle lettere, che tolgono spazio alla mia posta? Se butto i fogli, rifiuti non miei, nel cassonetto di villa Dante rischio l’ammenda? Mi preme di non passare per inquinatore, dopo che dal marzo 2013 gestisco insieme con altri le compostiere di villa Dante. Sono in regola col pagamento della Tari e osservo gli orari e le modalità della raccolta porta a porta, come possono testimoniare i vostri operatori. Lo zelo del mio sconosciuto accusatore, scambiando due scatole di cartone per un sacchetto, è stato miope, innocentemente o dolosamente. Sanzionarmi sulla parola di un anonimo senza consentirmi un confronto mi sembra un procedimento anomalo. Questo sistema di denunce anonime è incivile e può prestarsi alla delazione, che è reato...». Solidarietà nei confronti di Ciraolo è stata espressa dal movimento Cmdb e dal consigliere comunale Alessandro Russo.