È il decreto legge 152 del 6 novembre 2021. Reca «disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose». L’articolo 21 si riferisce ai Piani integrati delle 14 Città metropolitane italiane e l’allegato 1 contiene la tabella con la suddivisione delle risorse stanziate in base alla consistenza della popolazione residente. La Città metropolitana di Messina si vede assegnata una dotazione finanziaria di 132 milioni 152 mila euro, per progetti «volti a favorire una migliore inclusione sociale, riducendo l’emarginazione e le situazioni di degrado sociale, a promuovere la rigenerazione urbana attraverso il recupero, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie e delle aree pubbliche». Inoltre, saranno finanziati anche i progetti «legati alle “smart cities”, con particolare riferimento ai trasporti e al consumo energetico». Le somme sono ripartite secondo un preciso cronoprogramma nell’arco temporale 2021-2026. Per quest’anno, Messina avrà 3 milioni 910mila euro, per il 2022 10 milioni 56mila, per il 2023 7 milioni 612mila, per il 2024 31 milioni 899mila, per il 2025 41 milioni 795mila e per il 2026 36 milioni 878mila euro. Esultano i parlamentari messinesi del movimento 5Stelle. «L’importante decreto legge – affermano la sottosegretaria Barbara Floridia, la senatrice Grazia D’Angelo, i deputati Francesco D’Uva e Antonella Papiro – ha iziato il suo iter parlamentare alla Camera. Questo provvedimento, che è già in vigore, proprio ieri è stato assegnato alla Commissione Bilancio di Montecitorio. In particolare, l’articolo 21 del decreto prevede i Piani integrati che assegnano alla Città metropolitana di Messina un finanziamento di oltre 132 milioni di euro, dal 2022 e fino al 2026. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina