È un caso da risolvere assolutamente. Un patrimonio prezioso di 50mila volumi posseduto dal Gabinetto di Lettura non può lasciare per sempre la città venduto privatamente per una storia di affitti e debiti pregressi corollati in un lungo contenzioso giudiziario. E dopo che abbiamo sollevato il caso nell’edizione di giovedì le risposte non si sono fatte attendere, anche da parte di chi ha semplicemente espresso ieri per mail o al telefono vicinanza al presidente del sodalizio, il prof. Nicolino Passalacqua, e la volontà di impegnarsi.
Il Gabinetto di Lettura, fondato a Messina nel 1839 e riaperto nel 1860 da Giuseppe la Farina, è secondo per tradizione e “anzianità” in Italia solo al Gabinetto Vieusseux di Firenze, fondato nel 1820, che fu diretto tra gli altri anche da un giovane Eugenio Montale, tra il 1929 e il 1938. Non è una circostanza da sottovalutare.
E c’è chi in queste ultime settimane si è speso per risolvere tutto, ovvero l’assessore alla Cultura del Comune Enzo Caruso, che come avevamo anticipato nell’articolo di giovedì pare abbia già trovato la soluzione alla collocazione dei libri in una nuova struttura.
A lui abbiamo chiesto ieri un aggiornamento della situazione: «Il presidente Passalacqua e un socio, il prof. Puccio Lo Paro, mi hanno recentemente incontrato in via preliminare insieme al presidente della Patrimonio Spa Roberto Cicala (è la società che si occupa del censimento di tutti i beni comunali, n.d.r.), per esporre la problematica e e proporre possibili soluzioni. Si è quindi concordato un appuntamento congiunto con il sindaco De Luca già in programma per la prossima settimana.
Sono molto vicino al Gabinetto di Lettura - afferma poi Caruso -, tra i sodalizi più antichi della nostra città, perché riconosco la sua valenza storica e culturale e ne conosco lo straordinario patrimonio in qualità di studioso. Se ci sono le condizioni, questa Amministrazione non trascurerà nessuna azione possibile per una soluzione al problema. La direttrice dell’Archivio di Stato, la dott. Angela Puleio, da me sollecitata, si è resa disponibile per accogliere il Gabinetto di Lettura, insieme alla Società di Storia Patria, nel nuovo polo culturale che il ministero della Cultura ha assegnato all’Archivio di Stato, attualmente in affitto nei locali di via la Farina».
Quindi ci sono buone notizie su più fronti. L’incontro dei vertici del Gabinetto di Lettura con il sindaco De Luca sarà incentrato sicuramente per trovare una soluzione al contenzioso legale con i creditori del Comune che sono poi divenuti i possessori dei locali che ospitano la struttura e richiedono gli arretrati e l’affitto, poi c’è da considerare la soluzione più a lungo termine per il trasferimento di tutto il corpus librario nei locali dell’Ex Artiglieria, a Bisconte, per creare un polo culturale con l’Archivio di Stato e la Società di Storia Patria. È un’idea bellissima quella dell’assessore Enzo Caruso, che raggrupperebbe tre delle più antiche istituzioni culturali della città, creando una vicinanza identitaria di grande valore culturale per Messina.
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