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Messina, il caso di Crystal e del fratellino: l'assessore Calafiore corre in aiuto

Hanno lanciato un grido d'allarme perché gli mancano le possibilità economiche per avere una casa più grande, hanno perso lo stipendio e possono solo contare sul reddito di cittadinanza

«Da quando ho appreso dal vostro giornale la vicenda di questa famiglia ho attivato il servizio sociale. Ora, però, è giusto precisare che ci sono tantissime situazioni drammatiche acuite anche dalla pandemia e mi piacerebbe dare soluzioni a tutti. Purtroppo a volte non è possibile proprio materialmente intervenire subito perché bisogna seguire delle procedure e valutare soluzioni ad hoc». L’assessora alle Politiche sociali del Comune, Alessandra Calafiore, fa il punto sulla situazione di Samantha e dei suoi due figli, affetti entrambi da una malattia genetica rara, una microdelezione del cromosoma 2. E che proprio nei giorni scorsi ha chiesto aiuto alla Gazzetta del Sud, lanciando un accorato appello, affinché il Comune le assegni un alloggio.

La famiglia, infatti, attualmente vive in una casa assai modesta, composta da cucina, camera da letto, corridoio e bagno. E i due bambini, soprattutto Giuseppe, che ha una paralisi cerebrale, un ritardo dello sviluppo neuro-psicomotorio, problemi non legati alla malattia rara ma che si sommano purtroppo ad un quadro clinico poco felice di cui abbiamo già parlato sulle nostre pagine, avrebbe bisogno di spazi per muoversi, giocare e fare piccoli passetti.

Che oggi fa grazie ai tutori. Una normalità negata, insomma, che attanaglia i genitori, che vorrebbero risolvere questa questione e pensare poi a tutte le possibili attenzioni per il figlio che avrà bisogno sicuramente di pareri specialistici in strutture come il Meyer di Firenze. Anche se qui, a Messina, non gli sono mai mancate tutte le cure necessarie sia al Policlinico sia da parte della Società servizi riabilitativi (Srr) di Contesse che prenderà in cura anche Crystal a breve. Che a soli 4 anni sta affrontando tantissime sfide e in giro per ospedali sta incontrando nuovi mostri da combattere e parecchie difficoltà: «Io so benissimo – ha detto Samantha – che questa mia vicenda è solo all'inizio e che dovrò affrontare tantissimi ostacoli. Ma una mamma deve fare di tutto per i suoi piccoli. Sappiamo benissimo che il Comune deve fronteggiare tantissime emergenze. Ma al momento noi abbiamo lanciato il nostro grido di allarme perché ci mancano le possibilità economiche per permetterci una casa più grande. E dopo che abbiamo perso lo stipendio sicuro possiamo solo contare sul reddito di cittadinanza e sulle piccole somme che ci spettano per l'invalidità di Giuseppe.

Chiediamo ancora aiuto non per noi. Ma per i piccoli. Che meritano sicuramente un'esistenza migliore per i problemi fisici che hanno. Probabilmente agli occhi esterni la situazione nostra può sembrare più florida di quella di altri, ma chiedo che l'assessore e il sindaco De Luca vengano a trovarci». E proprio Alessandra Calafiore ha anticipato che andrà di persona la prossima settimana per vedere da vicino la situazione e capire quali sono le soluzioni che si possono prendere in considerazione. E si spera che possa avvenire un piccolo miracolo.

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