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Messina, a dicembre il via alle demolizioni a Fondo Fucile

Il Risanamento viaggia a buon ritmo. Sono già una cinquantina le case che i messinesi sono pronti a vendere per garantire lo sbaraccamento

La baracche di Fondo fucile a Messina

Le operazioni di Risanamento, quello con la R maiuscola, proseguono con un ritmo che si fa via via sempre più convincente e soprattutto concreto. Da una decina di giorni Arismè ha pubblicato un bando attraverso il quale conta di recuperare sul mercato privato, anche attraverso le agenzie immobiliari, altre abitazioni che possano essere consegnate a chi oggi vive in baracca e presto potrà avere una casa degna di questo nome.
In questo breve lasso di tempo, sono già arrivate una cinquantina di offerte che ora dovranno essere valutate dall’agenzia per il risanamento di Messina, in questo caso soggetto attuatore del programma affidato dalla legge “Carfagna” al prefetto Cosima Di Stani.
Sul fronte delle demolizioni, invece, le novità arrivano da Fondo Fucile. «Il progetto è già stato validato – dice l’assessore Salvatore Mondello – e presto il bando di gara sarà pubblicato. Si tratta di un ‘opera di oltre un milione di euro che a dicembre contiamo che possa essere avviata. I tempi? due o tre mesi. Non di più». Erano 130 i nuclei familiari che abitavano in quel rione, divenuto il simbolo “iconico” del Risanamento. Adesso quell’area da 14.000 metri quadri è fantasma e aspetta solo le ruspe per essere abbattuta.

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