L'estemporanea iniziativa del sindaco metropolitano Cateno De Luca che ha aperto il nuovo ponte di Calderà dopo un “sopralluogo congiunto” convocato dalla stessa Città Metropolitana (solo finalizzato “per la verifica delle attività propedeutiche all'apertura alla viabilità”), ha già provocato una reazione uguale e contraria del Comune di Barcellona.
Infatti lo stesso Comune ha emanato ieri una ordinanza contraria a quella della Città Metropolitana, emessa dalla dirigente del Settore, Sebastiana Caliri, da cui dipende la polizia municipale e controfirmata dall'attuale responsabile del corpo Castrense Ganci. Con la nuova ordinanza, si ripristina di fatto per evidenti motivi di sicurezza “il mantenimento della disciplina della circolazione stradale in esecuzione delle ordinanze comunali tempo per tempo emanate e per il periodo strettamente necessario all'adozione di nuovo intervento di regolamentazione della circolazione stradale nella zona interessata e in quelle limitrofe al ponte”.
Nella stessa ordinanza si richiama la lettera che il sindaco di Barcellona Pinuccio Calabrò aveva segnalato al Rup Salvo Puccio, che sabato ha invece emesso una sua ordinanza con la quale regolava il transito senza essersi confrontato con il Comune di Barcellona, ed al direttore dei lavori Anna Chiofalo, già dal 20 ottobre scorso con “profili di criticità nella segnaletica orizzontale e verticale e comunque potenziali pericoli per la sicurezza per la circolazione stradale nelle aree prossime al manufatto, chiedendo un sopralluogo congiunto per la individuazione condivisa di soluzioni alternative”. Sopralluogo che poi ha dato vita all'inscenata apertura al transito del ponte durata solo il tempo necessario per le dichiarazioni unilaterali dello stesso De Luca, che ha imposto un suo personale protocollo e per generare in pochi istanti una caotica circolazione stradale.
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