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Gli abitanti di Vulcano: “Vogliamo più informazione sull'attività e i gas sprigionati“

Le testimonianze dei cittadini sull’isola delle Eolie. In alcune zone l’aria diventa irrespirabile

Non sono giorni facili per gli abitanti dell’isola delle Eolie, non tanto per l’attività del vulcano ma per i fumi delle fumarole che, sospinti dal vento, arrivano, nelle zone più esposte, sulla strada e invadono le abitazioni, creando, seppur lievi, difficoltà respiratorie.
Il fenomeno è acuito dalle fumarole che si sono aperte anche a bassa quota. La larghissima parte della popolazione, specie quella che ha vissuto la crisi idro-termale tra la fine degli anni ottanta e il 1993, non si preoccupa più di tanto, confortata anche da quanto messo in campo, a rafforzamento del monitoraggio preesistente, da Ingv e Protezione civile. Tra questi l’imprenditore del settore trasporti marittimi Sergio La Cava. «Bisogna – sostiene – stare tranquilli. Rispetto ai fenomeni degli anni '80-'90, come hanno riferito i vulcanologi e la Protezione civile, i valori, nei punti a rischio, sono più bassi. Il fumo è trasportato dal vento ma è un fenomeno passeggero». Vi è, comunque, una minoranza che è in ansia e, a questi, poco servono i messaggi rassicuranti che arrivano dal sindaco Marco Giorgianni.

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