Ha destato grande commozione la morte di Salvatore Ada, l’operaio della Toto Costruzioni rimasto schiacciato dal peso di una grande barriera spartitraffico che stava per essere caricata su un mezzo pesante diretto verso un altro cantiere.
Il 55 enne messinese non ha avuto scampo. Quel new jersey, così si chiamano queste barriere, d’acciaio e lamiera lungo oltre 4 metri pesa un paio di quintali e lo colpito in pieno petto uccidendolo senza dare la possibilità ai soccorsi di poter provare un estremo tentativo.
Lutto aziendale
«Toto Costruzioni Generali, in accordo con le organizzazioni sindacali, proclama una giornata di lutto aziendale – si legge in una nota dell’azienda – .Sempre oggi verrà osservato un minuto di silenzio in tutti i cantieri Toto Costruzioni Generali sul territorio nazionale per commemorare il collega scomparso». Ma ieri è stato anche il giorno degli approfondimenti delle indagini avviate martedì notte dalla Polizia. La Procura ha aperto un fascicolo sull’incidente mortale. Il pubblico ministero Francesco Lo Gerfo ha disposto solo l’esame esterno sul corpo di Ada e dunque il funerale potrebbe svolgersi già nei prossimi giorni.
Le indagini
L’approfondimento sulla dinamica ha anche chiamato in causa l’Ispettorato del lavoro. Ieri mattino alcuni funzionari hanno fatto i rilievi nella piccola zona di cantiere, ancora adesso sotto sequestro, dove è avvenuta la tragedia. La primissima ricostruzione sembra essere confermata dalle valutazioni fatte dagli esperti. Ada si trovava a bordo del mezzo pesante sul quale venivano caricati i new jersey in un’area di cantiere che non è strettamente legata alla costruzione del viadotto. Per issarle sull’autoarticolato veniva usata una pala meccanica alla quale le barriere erano agganciate tramite una catena. Ada, sul mezzo, a quanto pare, si occupava di direzionare il carico durante la fase di trasferimento.
Per ragioni ancora in via di accertamento, l’operaio è caduto dal mezzo e l’ultima delle sedici barriere da caricare gli è finita addosso schiacciandolo. Le indagini chiariranno se c’è stato un cedimento della catena, se una manovra errata della pala meccanica può avere portato all’incidente, se la barriera non fosse stata ben posizionata. Secondo quanto riferito dalle sigle sindacali, Ada e altri operai stavano lavorano in “straordinario”, poco dopo le 18. E anche il particolare dell’orario, può avere una rilevanze nello sviluppo delle indagini e dell’attività giudiziaria successiva.
Tre morti in meno di un mese
Sono quattro i morti sul lavoro nel Messinese nel 2021, quando per gran parte dell’anno gli effetti del covid hanno ridotto le attività produttive. Oltre a Salvatore Ada, sabato scorso, dopo tre giorni di agonia è morto Antonio Santamaria l’operaio di 54 anni precipitato dal tetto di una casa in via Due Bagli a Milazzo mentre era impegnato ad effettuare un intervento di manutenzione. Antonino Cacopardo, 58enne operaio di Letojanni è rimasto coinvolto in un incidente sul lavoro il 16 settembre a Taormina. In via Silipigni stava lavorando alla ristrutturazione di un edificio privato e all'improvviso è stato colpito dal gancio di una carrucola. A febbraio scorso la morte del nostromo Gaetano Puleo, 61 anni centrato da una cima mentre la nave Elio era in fase di approdo al molo Norimberga.
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