Ci sono meno mezzi, in questi giorni, ad attraversare lo Stretto. Quel tratto di mare sul quale, dati dell’Autorità portuale alla mano, viaggiano ogni giorno almeno 20 mila persone, di cui almeno un quarto sono pendolari che fanno la spola per lavoro tra Messina e Reggio Calabria. È successo tutto lontano dai riflettori, ma la decisione risale all’8 ottobre scorso ed è stata presa dai vertici della Blu Jet srl: «fermo immediato» delle navi veloci Eurofast e Princess of Dubrovnik «fino a nuova data». Dalla fine della scorsa settimana, dunque, la compagnia che fa capo alle Rete Ferroviaria Italiana fa viaggiare tre-quattro mezzi al giorno rispetto ai sei canonici: ad attraversare lo Stretto sono rimaste le navi Tindari, Selinunte, Salerno Jet e Nautilus. Mezzi che si fanno carico anche delle corse che effettuavano i due “fermati”, senza, però, la possibilità di avere navi di riserva. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina