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Messina: ex Sea Flight, braccio di ferro con il Demanio marittimo

L’opera di demolizione dell’ecomostro di Capo Peloro. In conferenza dei servizi acquisiti i pareri positivi dei vari enti coinvolti Ma la Struttura territoriale per l’ambiente attende il giudizio amministrativo

Seaflight di Capo Peloro

La riqualificazione dell’ex Sea Flight è uno dei cavalli di battaglia dell’Amministrazione De Luca. Abbattere, intanto, lo scheletro della struttura che deturpa un paesaggio mozzafiato, in piena Riserva naturale orientata, è un importante viatico. Un trampolino di lancio verso un recupero atteso da anni. Un altro impulso decisivo lo hanno dato una conferenza dei servizi tenutasi nei giorni scorsi e i passaggi successivi, il cui esito è racchiuso nella determina n. 1117 firmata venerdì scorso dal dirigente di Palazzo dei leoni Salvo Puccio. Ma oltre alle rose ci sono le spine.
L’oggetto riguarda i “Lavori di demolizione dei corpi di fabbrica nell’area “Ex Sea Flight” in località Torre Faro”, mentre con il provvedimento si prende atto del verbale della conferenza dei servizi del 27 settembre scorso e «del provvedimento motivato di conclusione positiva» della stessa, redatto il 5 ottobre dal rup Carmelo Battaglia, relativo ai pareri necessari». Il nullaosta al progetto esecutivo è giunto dal Demanio marittimo di Messina, dalla Soprintendenza, dal Comune e dal Servizio Aree protette della Città metropolitana di Messina. «Parere non pervenuto entro i termini fissati da parte dalla Capitaneria di porto, né acquisita nota che ne interrompa i termini istruttori, e pertanto acquisito “Parere favorevole” attraverso l’istituto del silenzio/assenso», si legge nell’atto dell’ex Provincia.

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