Adesso c’è anche una data di riferimento per la ripresa dei lavori. A Galati, fra dieci giorni le ruspe dovrebbero tornare a muoversi in un cantiere, e non è l’unico in città, dalle mille peripezie. Le opere, di fatto, erano state stoppate a pochissimi giorni dall’avvio. Ad aprile la consegna lavori. Brindisi e congratulazioni ai più alti livelli istituzionali quel giorno sulla spiaggia di Galati. Sarebbero dovuti partire senza più fermarsi le opere definitive di difesa della costa dopo le mareggiate che, in particolar modo, negli ultimi anni hanno letteralmente devastato il litorale e danneggiato le abitazioni più vicine al mare. Per difendere il litorale di circa due chilometri fra Santa Margherita e Galati ( anche se poi l’intervento è stato ridotto al solo villaggio di Galati), prima era stata realizzata una serie di barriere radenti che hanno assorbito in parte la forza dei marosi, ma questo aveva solo rallentato il progressivo avanzare della linea di battigia ai danni della spiaggia, con rischio per abitazioni e strutture che si affacciano sul mare.
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