È giunto al capolinea il commissariamento straordinario del Comune di Mistretta. Da lunedì, al responso delle urne dalle quali gli amastrantini sceglieranno il novo sindaco tra Sebastiano Tatà Sanzarello, Salvatore Alfonso Germanà e Nello Maniaci, il centro montano tornerà dunque ad avere una propria amministrazione comunale, chiamata a riprendere un percorso di rappresentanza politica e programmazione amministrativa interrotto bruscamente nel marzo 2019, proprio alla vigilia della tornata elettorale prevista per quella primavera, con la deliberazione del Consiglio dei Ministri di scioglimento degli organi amministrativi per condizionamenti della criminalità, a seguito degli sviluppi dell’attività ispettiva scaturita dall’inchiesta “Concussio”.
Trenta mesi pieni alla guida dell’ente per la commissione composta dai funzionari prefettizi Santo Lapunzina, Antonino Oddo e Claudia Poletti, che hanno messo nero su bianco la propria relazione di fine mandato.
Quattro i bilanci di previsione adottati dalla commissione, dal 2018 al 2020 e dal 2021 al 2023 con relativi Dup, e tre rendiconti di gestione - esercizi 2017, 2018 e 2019- la cui mancata approvazione aveva determinato la sospensione della erogazione dei trasferimenti erariali con una diminuzione di entrate pari a circa 2 milioni di euro.
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