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Messina: sei offerte per la Rada San Francesco. Tutti armatori dello Stretto

I due bandi per la gestione degli approdi “privati” sono scaduti ieri. Tre le società, Caronte&Tourist, Diano e Comet, in competizione. Due si divideranno i 5 attracchi, ma già ci sono un paio di ricorsi al Tar

Ci sono sei offerte per la gestione commerciale della Rada San Francesco. Sei offerte e due ricorsi.
Si sono conclusi ieri i termini per la presentazione delle “buste” per l’affidamento triennale in concessione dei beni demaniali e degli specchi d’acqua antistanti la rada di San Francesco e per la gestione commerciale degli approdi dei traghetti che fanno servizio nello Stretto.
I bandi erano due. E questa era la grande la novità di questo ennesimo affidamento, chissà, l’ultimo della serie prima del “trasferimento” di tutta la mobilità nello Stretto a Tremestieri. Due bandi distinti, voluti dal management guidato dal presidente dell’Autorità di Sistema dello Stretto Mario Mega, per affidare tutti e cinque gli approdi ( abitualmente ne viene uato, due in estate) e renderli attivi. Tre in un bando e due nell’altro che scadevano a distanza di 24 ore.
Le sei offerte sono equamente divise e sono arrivate dai medesimi soggetti. A chiedere di poter gestire gli approdi che storicamente sono destinati al traghettamento privato, sono la Caronte&Tourist spa, la Diano spa e la Comet.

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