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“Caso Lucifero” a Milazzo, l’attacco del CdA: «Una fuga le dimissioni di Ciraolo»

I tre consiglieri rimasti analizzano i problemi irrisolti dell’ente morale. La Corte d’Appello sceglie Collica. Manca la nomina della Curia

Le dimissioni del presidente Ciraolo hanno il sapore della fuga davanti alle responsabilità». Non sono andati di certo per il sottile i tre componenti del Consiglio di amministrazione della Fondazione Lucifero nel corso della conferenza stampa convocata ieri nei locali della Baronia per esprimere la loro posizione dopo le ultime dichiarazioni dell’avvocato Ciraolo e dek consigliere Iannucci. L’attuale presidente facente funzioni Delfina Guidaldi ed i consiglieri Franco Scicolone e Gioacchino Puglisi sono entrati nel merito di tutti gli argomenti sollevati nel documento dell’ex presidente e dell’ex consigliere, respingendo quanto dagli stessi affermato a proposito del clima che si respirava all’interno del Cda, della colonia estiva, della carta dei diritti dei minori e della situazione finanziaria dell’ente. Ma soprattutto hanno ribadito quanto affermato dopo aver preso atto delle dimissioni di Ciraolo e Iannucci, ossia la volontà di andare avanti e di non aver mai pensato alle dimissioni. Anzi hanno dato, proprio in apertura di conferenza, la notizia della designazione da parte della Presidenza della Corte d’Appello del nuovo componente che dovrà sostituire l’avv. Ciraolo. Si tratta dell’ex sindaco di Barcellona, Maria Teresa Collica che adesso dunque dovrà essere nominata con decreto dell’assessore regionale alla Famiglia. «Nell’auspicare che presto anche la Curia possa designare il proprio componente – ha detto la prof. Guidaldi – in maniera tale da poter operare nelle pienezza delle funzioni, ribadiamo che noi continueremo con impegno, onestà e trasparenza il nostro incarico per poter realizzare i nobili fini della Fondazione».

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