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Rometta, il sindaco torna a casa dopo l'aggressione

Risuonano ancora nella sua mente le urla pronunciate dall'aggressore che greidava "Ti ammazzo, ti ammazzo"

Nicola Merlino

Il sindaco di Rometta Nicola Merlino è tornato a casa. Il dolore fisico è grande, come altrettanto grande è la sua forza di rialzarsi e di superare questo momento difficile che lui stesso ha definito un incubo. Così come racconta, «risuonano ancora nella sua mente le urla pronunciate dall'aggressore "Ti ammazzo, ti ammazzo", che la sera di venerdì lo ha ferocemente colpito con un'accetta, dopo averlo inseguito con l'auto. Per il sindaco, «si tratta di un gesto premeditato». I carabinieri della Compagnia di Milazzo stanno delineando i contorni della vicenda.

Il primo cittadino di Rometta, che ha temuto il peggio per la sua vita, ha riportato fratture scomposte all'avambraccio (definite da difesa), ecchimosi al volto sul lato sinistro, ferite alla testa, un taglio dietro la spalla e uno sul braccio sinistro. Al Policlinico di Messina, gli sono state altresì riscontrate due lesioni all'arcata sopraccigliare, per le quali è previsto un intervento chirurgico. Il personale medico ha disposto 30 giorni di prognosi, salvo complicazioni. «Il grande affetto ricevuto l'ho sentito tutto- ha detto Merlino-. La sera dell'aggressione e la notte trascorsa in ospedale sono stato assistito dalle forze dell'ordine in maniera esemplare, come fossero parte della mia famiglia. Sento il calore e la vicinanza di tutti. Ringrazio davvero con il cuore».

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