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Messina, parcelle mediche non versate: Mastroeni non risponde al gip

È stato sospeso per un anno con l’accusa di peculato

Ha scelto la strada del silenzio il prof. Francesco Mastroeni ieri mattina davanti al gip Monica Marino. Il primario dell’Urologia del “Papardo” la settimana scorsa è stato sospeso per un anno dalle funzioni con l’accusa di peculato, per aver violato la disciplina dell’intramoenia nei rapporti economici con l’ospedale.
Con lui c’era il suo difensore, l’avvocato Bonni Candido, che ha depositato altri atti inerenti le indagini e poi ha presentato al gip un’istanza per la revoca della misura interdittiva, visto che - ha comunicato ieri mattina al giudice -, il prof. Mastroeni ha rinunciato definitivamente all’intramoenia. Il gip Marino si è riservata la decisione, che farà conoscere a breve.
È la Guardia di Finanza che ha svolto le indagini, coordinata dalla Procura diretta da Maurizio de Lucia. È emerso che il medico, legato all’azienda sanitaria da un contratto che prevedeva un rapporto di esclusività, effettuava visite specialistiche all’interno del suo reparto, richiedendo e ricevendo, da un significativo numero di pazienti, il pagamento in contanti, di conseguenza omettendo di rilasciare ricevute fiscali e di versare all’azienda sanitaria la percentuale dovuta per l’attività intramoenia che svolgeva.

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