«Al fine di migliorare e rendere più sostenibile la mobilità di passeggeri e merci tra le aree metropolitane di Reggio Calabria e Messina, nonché la continuità territoriale da e per la Sicilia si assegnano all’Autorità di sistema portuale dello Stretto 2 milioni di euro per il 2021, 30 milioni di euro per il 2022 e 5 milioni di euro per il 2023 al fine di realizzare gli interventi infrastrutturali necessari per aumentare la capacità di accosto per le unità adibite al traghettamento nello Stretto di Messina, nonché i servizi ai pendolari». Comincia così il capitolo del Piano nazionale di ripresa e resilienza dedicato agli investimenti nei porti dello Stretto, che fanno parte di quella strategia complessiva illustrata sabato scorso a Messina dal viceministro dei Trasporti, Gianfranco Cancelleri, per la cui attuazione il Governo nazionale dichiara di aver previsto mezzo miliardo di euro. Tra i porti di Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria transitano ogni anno, prendendo come riferimento il dato 2019 pre-emergenza Covid-19, circa 10.000.000 passeggeri, circa 1.800.000 autovetture e 400.000 mezzi pesanti; circa 1.500.000 passeggeri e 700.000 tra mezzi pesanti e autovetture, transitano invece sulle tratte Tremestieri-Villa San Giovanni/Reggio Calabria. Per questi trasferimenti vengono effettuate circa 110.000 corse annue con una media giornaliera di una nave in partenza ogni 5 minuti. Mediamente, quindi, nello Stretto di Messina, al netto del traffico merci, giornalmente transitano non meno di 20.000 passeggeri di cui almeno un quarto pendolari che si spostano per esigenze lavorative tra le città di Messina e Reggio Calabria. Nei periodi estivi, in corrispondenza ai massicci spostamenti turistici verso la Sicilia, i flussi di passeggeri e mezzi possono anche raddoppiare. Lo si sapeva, no? Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina