La città del Capo attende il finanziamento dei due progetti definitivi per un importo superiore ai 10 milioni di euro per bloccare il dissesto idrogeologico della zona sottostante il Castello e di via Manica che vengono ritenute le aree maggiormente a rischio. Nel frattempo la prefettura invita però i sindaci anche a effettuarer un monitoraggio costante. E se nel caso di Milazzo le aree più a rischio sono quelle per le quali la progettualità p stata consegnata dal Commissario di governo contro il dissesto idrogeologico che ha a disposizione importanti risorse finanziarie, nel caso di altri Comuni, come Santa Lucia del Mela (area di Palombello), Gualtieri Sicaminò, San Pier Niceto e la zona delle cave d’argilla di Valdina, occorre portare avanti un vero e proprio cronoprogramma delle progettualità. Costruire insomma una politica di prevenzione per difenderci dai rischi naturali e dal dissesto idrogeologico e per saper governare i nostri territori. Pianificando interventi che evitino tragedie come quelle di Giampilieri e Saponara o anche le tremende alluvioni che hanno interessato Barcellona e la zona milazzese di Bastione nel 2011 e nel 2015.
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