Non c’è pace alla Fondazione Lucifero. Proprio quando si pensava che con l’arrivo del nuovo presidente, l’avvocato Vincenzo Ciraolo, appena quattro mesi addietro, potesse aprirsi un nuovo corso, ecco che arriva un vero e proprio terremoto col neo presidente che decide di lasciare non solo l’incarico di vertice ma addirittura il ruolo di rappresentante del Consiglio di amministrazione. Per Ciraolo, quindi, la Fondazione Lucifero è da considerarsi un capitolo chiuso. L’addio è arrivato attraverso una lettera che è stata inviata agli uffici dell’Ipab di Capo Milazzo. «Tale scelta, sofferta ma consapevole – si legge nel documento – scaturisce da tutta una serie di circostanze che lasciano intendere, inequivocabilmente, l’inanità dell’impegno sino ad oggi profuso ai fini del raggiungimento dei nobili fini statutari, voluti dalla testatrice Baronessa Maria Lucifero. Tale convinzione è rafforzata dalle continue richieste di chiarimenti e/o interventi su questioni datate nel tempo (non risolte da chi ha preceduto) ma con modalità che lasciavano intendere una responsabilità omissiva o una posizione precostituita del sottoscritto, dimenticando che tali decisioni/scelte appartengono al Cda – del quale il presidente rappresenta un quinto della sua interezza». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina