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Messina, sulle nomine di De Luca è partita la controffensiva

Da MessinaServizi a Fenapi, le reazioni alle polemiche di questi giorni

Pippo Lombardo e Maria Flavia Timbro

È una vera e propria controffensiva. Come se da qualche parte sia arrivato un input che rievoca la celebre scena de “Il Gladiatore”, «al mio segnale scatenate l’inferno». Dopo ormai tre anni in cui le nomine effettuate da Cateno De Luca (dal Comune alla Città metropolitana e soprattutto alle società partecipate) hanno suscitato dubbi e polemiche, la classica “pistola fumante” è stata l’interrogazione parlamentare che, sull’argomento, ha preannunciato la deputata di Art.1 Maria Flavia Timbro. Non sappiamo se sia giunto il segnale sia effettivamente partito (è ironia, lo precisiamo), ma l’inferno si è scatenato eccome. Prima le dure reazioni della vicesindaca Previti e dell’assessora Musolino, quindi gli interventi dei vertici regionali e nazionali di Fenapi. E la “vendetta” di MessinaServizi. Troppo facile tirare fuori dal cassetto i tre incarichi legali che, in passato, la società dei rifiuti aveva affidato alla stessa Maria Flavia Timbro, nella qualità di avvocato, ovviamente. Venerdì mattina il presidente Pippo Lombardo ha inviato una lettera a Timbro, riportando alcuni passaggi del suo comunicato stampa sulle nomine nelle partecipate e invitandola a comunicare, entro tre giorni, quali decisioni intedesse assumere, ritenendo «evidente che ella si trovi in una posizione di conflitto di interessi e di incompatibilità, a causa delle quali il rapporto fiduciario con questa società non ritengo possa considerarsi integro». La risposta è stata immediata, è giunta venerdì notte e a comunicarla urbi et orbi è lo stesso Lombardo.

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