Messina, miglioramento della Polizia locale. La Regione revoca i fondi a 7 Comuni della Jonica
I trasferimenti ai Comuni negli ultimi anni hanno subìto un notevole taglio e oggi, soprattutto nelle realtà più piccole, per far quadrare i conti e chiudere i bilanci bisogna fare salti mortali e non sempre si riesce. Però ci sono ancora enti locali che si concedono il lusso, per negligenza e poca attenzione al rispetto delle regole, di perdere quelle somme che vengono comunque garantire dalle istituzioni superiori e sono costrette a restituirle facendo anche una magrissima figura. È il caso dei contributi assegnati per il “Fondo di miglioramento dei servizi di Polizia municipale”, previsti all’interno della legge di stabilità regionale numero 9 del 15 maggio 2013 e poi liquidati ai Comuni siciliani nel marzo 2016, dopo che la Regione ha fissato i criteri per la ripartizione ed è stata disciplinata la loro attribuzione. Adesso, a distanza di cinque anni, l’assessorato delle Autonomie locali e della Funzione pubblica chiede a sette municipi della zona ionica e della valle dell’Alcantara di restituirli, per un ammontare totale di 34.000 euro. Il motivo? Il mancato rispetto di una regola base contenuta nel Testo unico sull’ordinamento degli enti locali, che prevede l’obbligo di presentare, entro sessanta giorni dal termine del relativo esercizio finanziario, il rendiconto delle spese sostenute a valere sui contributi straordinari percepiti. Una prescrizione che, spesso, le amministrazioni locali snobbano pensando che nessuno verrà mai a contestarne la violazione. Ma così non è e anche a distanza di anni arrivano le “stangate”. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina