Il superamento della soglia simbolica del 50% di raccolta differenziata adesso sembra davvero alle porte. MessinaServizi, approfittando di un nuovo, e più vicino, riferimento per lo smaltimento della frazione umida, è riuscita a dare una nuova accelerazione alla sua corsa verso il traguardo imposto dalla legge del 65%. Nei primi dieci giorni di agosto la proiezione di differenziata è di poco superiore al 50%. Fra il primo e il dieci luglio, il dato era al 46%. Ma in via Gaggini, il tema più caldo resta quello del ricorso agli ammortizzatori sociali che scatterà oggi.
Tutti e seicento i dipendenti della partecipata, fino al 31 dicembre, dovranno saltare 2 settimane di lavoro per via della cassa integrazione a rotazione che l’azienda ha attivato dopo la bocciatura della Tari, e di fatto, del Piano economico finanziario che prevedeva un budget di sei milioni superiore rispetto a quello del 2020. Ora, Messina Servizi e il Comune per la parte che riguarda il trasferimento e lo smaltimento in discarica, devono farsi bastare 48 milioni e non gli attesi 54.
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