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Messina, Azione: «Urologia al “Piemonte” chiusa per mala gestione»

Il reparto d’eccellenza del nosocomoio messinese al centro di un intervento del gruppo politico di Calenda

«La sanità messinese continua a subire danni per una mala gestio inaccettabile le cui ripercussioni ricadono, come sempre, sui pazienti», così i dirigenti regionali di Azione in una nota diffusa ai media.
«Il reparto di urologia dell’Ospedale Piemonte è attualmente monco, impossibilitato, a quanto pare, ad erogare servizi clinici quali ricoveri ed interventi, limitando dunque l’attività a semplice ambulatorio con orari da ufficio pubblico. Il tutto non accade per cause fortuite e imprevedibili che hanno determinato tale situazione, bensì per una gestione che non esitiamo a definire inadeguata da parte della governance del nosocomio», proseguono i rappresentanti del partito di Carlo Calenda.
«Un reparto per le cui strumentazioni, con tecnologie avanzate (tra cui il Robot Da Vinci), sono stati spesi milioni di euro. Soldi pubblici che rischiano di restare inutilizzati - già in questi giorni è così - per mancanza di programmazione e organizzazione da parte dei vertici aziendali»

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