È finita nel mirino delle critiche l'operazione degli agenti della polizia municipale della Sezione Ambientale che hanno elevato una multa di 3.333 euro cadauno per atti contrari alla pubblica decenza nei confronti di due persone che prendevano il sole come mamma li ha fatti, sulla spiaggia di contrada Rasocolmo. «Blitz su una spiaggia pubblica per scongiurare oscenità in pubblico e post con tanto di selfie autocelebrativo, condiviso sui social e poi rimosso, degli agenti di polizia municipale che si sono resi protagonisti della “rischiosa” operazione: non è certamente questa la condotta che ci si aspetta»: così coralmente i membri di “Messina Città metropolitana In Azione”, gruppo politico che fa riferimento al partito di Carlo Calenda. Che aggiungono: «Al netto del fatto che le priorità afferenti alle competenze della polizia municipale sono certamente altre, vale la pena di evidenziare come il naturismo sia qualcosa di diverso dall’espressione di oscenità come certi la etichettano e, fortunatamente, l’evoluzione giurisprudenziale, negli anni, ha rispecchiato un cambio di rotta rispetto all'antico conservatorismo pudico e bacchettone. La porzione di spiaggia tra San Saba e Piano Torre, che da decenni ospita chi liberamente sceglie di adottare la pratica nudista, è sempre stata un porto franco senza che ciò abbia causato disagi alla cittadinanza, sollevato polemiche o determinato fastidi e controversie». E ancora: «Che oggi diventi teatro di un blitz (ben documentato sui social, atto inqualificabile già di per sé e che ricalca in modo palese ciò a cui già l’Amministrazione ci ha abituati in questi anni. Ci mancava solo il proselitismo) spettacolarizzato da dipendenti pubblici in maniera disdicevole e non professionale, questo sì che è volgare e imbarazzante». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina