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E' scontro sul risanamento a Messina, Navarra annuncia una querela a De Luca

Si arroventa invece lo scontro tra De Luca e Navarra. Il sindaco: «Ragionamento da “corleonese”, ma lui cos’ha mai fatto per la città?». Il deputato del Pd: «Lo querelo»

«Fare a pezzi è il lavoro di chi non sa costruire. Ed io, che invece di costruire e ricostruire ho voglia, torno al lavoro sui percorsi di inclusione sociale attiva studiati proprio per coloro che tra poco non vivranno più in una condizione abitativa disagiata». La vicesindaca Carlotta Previti non intende più entrare nella polemica sui fondi legati al Programma nazionale “Qualità dell’abitare” per il risanamento e la rigenerazione urbana: «Abbiamo ottenuto finanziamenti per 151 milioni di euro, ci abbiamo lavorato per mesi, il nostro progetto pilota è stato giudicato da un’Alta commissione come primo in tutt’Italia, tutto il resto è rumore di fondo, non ci facciamo caso...».

Ieri, ad aprire le “danze”, è stato il sindaco Cateno De Luca che si è detto «esterrefatto» per l’analisi compiuta dal deputato piddino Pietro Navarra: "Navarra parla ma lui cos’ha fatto per la città di Messina? Forse ha fatto ottenere qualche contributo alle Università del Nord, visto che con quella di Messina ora è in guerra ma io in queste faide non voglio entrare. E poi Navarra e i suoi amici, dove erano in tutti questi decenni? Cosa hanno fatto nella lotta alle baracche? Quella di Navarra è una riflessione condita da avvertimenti da stile “corleonese”. C’è chi nasce barone, con una cattedra universitaria lasciata in eredità, che venga da Corleone o da Vattelapesca, deve averla per diritto divino".

Così lo scontro tra il sindaco Cateno De Luca e il deputato nazionale del Pd Pietro Navarra si arroventa e, anzi, finisce con insulti e annunci di querele. "Se oggi ci sono le risorse, ben 250 milioni di euro, è grazie al Governo nazionale e all’impegno dei deputati espressione del territorio della città di Messina - ha replicato Navarra -  Per fortuna, inoltre, la gestione del risanamento delle aree degradate della città è nelle mani del prefetto. Punto. Di fronte a questa sacrosanta e incontrovertibile verità De Luca, senza argomenti, reagisce facendo ciò che sa fare meglio, da persona piena di livore e votata all’ignoranza e alla maleducazione gratuita: insultare senza argomenti, emettendo urla zotiche e selvagge. Non sono il mio genere e non scendo a suo livello. Ciò che, però, ho senza esitazioni già fatto, per difendere la mia immagine e onorabilità, è dare incarico al mio legale per promuovere un’azione civile di risarcimento danni per diffamazione. Se, come sono fiducioso, la citazione dovesse andare a buon fine, le somme che riceverò come risarcimento saranno destinate a una o più borse di studio per giovani messinesi iscritti all’Università e residenti in una delle sette zone d’ambito di risanamento»

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