Il ministro Enrico Giovannini si presenterà giovedì prossimo davanti alle Commissioni congiunte di Camera e Senato per relazionare sul tema del collegamento stabile nello Stretto e per far sapere, una volta per tutte, quale è la decisione del Governo sul Ponte. La data fissata, dunque, è quella del 29 luglio. Dovrà necessariamente essere il giorno della verità, altre inutili perdite di tempo non sono consentite.
Si continua a discutere, intanto, sulla bocciatura dell’emendamento presentato dalle deputate di Forza Italia Stefania Prestigiacomo, Matilde Siracusano e Giusi Bartolozzi che avevano tentato di far rientrare il Ponte nelle opere finanziate dal Recovery Fund.
«È grave – dichiara la senatrice catanese di FdI Tiziana Drago – che le Commissioni Affari costituzionali e Ambiente della Camera abbiano bocciato la proposta di inserire il Ponte sullo Stretto tra le opere con procedura semplificata e accelerata previste nella lista del Dl Recovery. Fratelli d'Italia è sempre stata a favore della realizzazione di questa infrastruttura strategica che avrebbe consentito e consentirebbe non solo di collegare il Sud dell'Italia al resto del Paese, ma soprattutto per mettere in comunicazione l'Italia con l'Europa. È un'occasione persa ed è assurdo che un'opera strategica come il Ponte non sia stata ricompresa nel Pnrr visto che sarebbe stata fondamentale nell'ambito del grande Corridoio europeo che parte dai Paesi scandinavi e passa per l'Italia. Senza considerare che il progetto a campata unica è in fase molto avanzata, rispetto a quello a tre campate, e in fase esecutiva, quindi bastava davvero poco per avviare la realizzazione del Ponte.
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