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Barcellona: cinque vittime nella fabbrica di fuochi d’artificio: chiesti tre rinvii a giudizio

Immagine d'archivio

La Procura di Barcellona, con il sostituto procuratore Emanuela Scali, ha chiesto il rinvio a giudizio dei tre indagati ritenuti responsabili della tragica esplosione della fabbrica di giochi pirotecnici della famiglia Costa di contrada Cavalieri di Barcellona, avvenuta alle 16,30 del 20 novembre 2019, che provocò la morte di cinque persone ed il ferimento in maniera grave di altre due scampate agli effetti disastrosi della deflagrazione.
L’ufficio gip del Tribunale, in accoglimento della richiesta, ha fissato ieri l'udienza preliminare per il prossimo primo dicembre nel corso della quale dovranno comparire per essere giudicati: l'imprenditore Vito Costa, 74 anni di Barcellona, titolare della fabbrica distrutta dalla deflagrazione che nella tragedia ha perso la moglie Venera Mazzeo; Corrado Bagnato, 66 anni, proprietario della ditta artigianale che stava eseguendo dei lavori in ferro di messa in sicurezza delle casermette della stessa fabbrica, ed il figlio Antonino Bagnato, 39 anni, procuratore della stessa ditta di cui è titolare il padre, rimasto ferito nell'esplosione, tutti di Barcellona. Ai tre imputati si contestano in tutto dieci capi di imputazione di reati commessi in cooperazione tra loro, primi fra tutti l'omicidio colposo plurimo ed il disastro colposo.

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