Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Messina, il Consiglio fa partire l’iter per la nascita del settimo quartiere

Votato in Aula un atto d’indirizzo per lo scorporo dei villaggi tirrenici della VI Municipalità

Potrebbe essere la seconda via, quella che eviterebbe la clamorosa scissione. Un’alternativa, semmai fosse ancora possibile averne una, al referendum che potrebbe portare nei prossimi mesi alla nascita di un nuovo comune, quello di Montemare, con il distacco dal territorio comunale di una ampia porzione della zona nord della città.

In realtà non c’è alcun nesso formale fra l’ordine del giorno votato lunedì in consiglio comunale e la procedura “scissionista” che oggi per il Covid risulta congelata, pur rimanendo più che mai viva. Ma qualche speculazione politica nei corridoi di Palazzo ci può stare.

E cosa ha votato l’Aula, peraltro in maniera trasversale anche se non unanime? Si tratta di una delibera d’indirizzo, preparata da Forza Italia e presentata da Nicoletta D’Angelo, con cui si invita l’Amministrazione ad istituire una nuova Municipalità nei territori che, prima dell’attuale assetto, erano quelli del dodicesimo e tredicesimo quartiere.
Quella che sarebbe la settima municipalità, comprenderebbe i villaggi di Acqualadrone, Spartà, Castanea, Masse, Salice, Gesso, Rodia, S.Saba, Ortoliuzzo e Pontegallo. Con questa scorporazione la sesta Municipalità avrebbe competenza solo su Contemplazione da Salita Fosse a Canale, Pace, Sant’Agata, Ganzirri, Sperone, Faro superiore, Curcuraci, Torre Faro e Tono. Una divisione, più o meno (eccezion fatta per Tono) legata ai due mari. I villaggi affacciati sullo Jonio nel sesto, quelli sul Tirreno nel settimo.
La richiesta sarebbe motivata dalla considerevole estensione territoriale, pari a 85 km quadri, e una popolazione di oltre 35.000 abitanti.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

Caricamento commenti

Commenta la notizia