Francesco Saporito è un paziente del Nemo Sud affetto da SLA. Uno dei cinquemila che ogni giorno ricevono cure nel Centro di Messina che oggi sembra destinato alla chiusura. Da lì la sua protesta, oltre a quelle che hanno già riempito la piazza di Palermo e i tavoli dei tecnici. Uno sciopero della fame per sensibilizzare chiunque abbia titolo di risolvere una questione che tiene pericolosamente in bilico il futuro mi migliaia di famiglie che tra Sicilia e Calabria si riferiscono a Messina per le cure dei propri cari. A stretto giro l'esortazione del senatore di Italia Viva Davide Faraone. “Chiedo a Francesco di rivedere la sua decisione, troppo rischioso per la sua salute, al suo posto lo farò io e sono certo tanti altri cittadini se non si dovesse trovare subito la soluzione sul centro NeMo Sud di Messina che ha lasciato senza cure 5 mila pazienti affetti da gravi patologie neuromuscolari”.
"Scandaloso, uno schiaffo ai più fragili"
“È scandaloso – prosegue Faraone – che persone gravemente malate siano costrette a difendere il diritto alle cure manifestando in piazza e con modalità anche estreme come il digiuno. È scandaloso che ci siano pazienti in terapia intensiva per un’errata tracheotomia. Servono risposte immediate, perché c’è in gioco la vita di migliaia di persone e ogni minuto di ritardo nella soluzione di questa vicenda è uno schiaffo ai più fragili e alle loro famiglie”.