Duecentosettantatre segnalazioni ai servizi sociali negli ultimi dieci mesi. Il bilancio è dell’Osservatorio d’area per la dispersione scolastica del distretto di Messina. Trentaquattro scuole, ventidue istituti comprensivi, undici scuole superiori e uno per gli adulti sui quali l'ufficio coordinato dalla preside della Albino Luciani Grazia Patanè e dal docente utilizzato nella qualità di operatore psicopedagogico territoriale, Sebastiano Spasaro, hanno posto l’attenzione per una verifica che in quest'anno scolastico, come in parte nel precedente, ha dovuto adattarsi ai parametri inediti della pandemia.
«In questo inconsueto scenario fatto di didattica a distanza e della contrazione delle attività in presenza – spiegano Patanè e Spasaro – anche l’osservatorio contro la dispersione scolastica e la promozione del successo formativo è stato chiamato a rimodulare la propria modalità d’azione e a interrogarsi sui nuovi bisogni emergenti di tutta la comunità scolastica. Lo scopo è quello di intervenire su quelle che si configurano come nuove fenomenologie di dispersione scolastica, ovvero quei casi in cui la scuola ha difficoltà a raggiungere e agganciare quegli studenti che per svariati motivi restano tagliati fuori dalla didattica a distanza, con ripercussioni sia sui livelli di apprendimento che sulla dimensione affettivo relazionale che l’insegnamento digitalizzato deve sforzarsi di mantenere».
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